Il percorso che ha portato settantotto ragazzi a ricevere lo Spirito Santo
Il 21 maggio 2023, nella Parrocchia Santa Maria Assunta di Cologno al Serio, settantotto ragazzi hanno ricevuto il sacramento della Cresima dal delegato vescovile mons. Patrizio Rota Scalabrini. È possibile rivivere il percorso dei ragazzi e le emozioni provate nell’accogliere lo Spirito Santo grazie ai loro racconti e a quelli degli adulti che li hanno accompagnati nel cammino di fede e di crescita: genitori, catechisti, padrini e madrine. Dalle loro testimonianze è possibile individuare due parole chiave che restituiscono l’essenza di questo percorso intenso: GRUPPO e CRESCITA.
“Un GRUPPO può essere definito come un insieme formato da due o più persone che interagiscono tra loro e che condividono delle mete e delle norme comuni”. I ragazzi, durante il percorso che li ha portati a ricevere lo Spirito Santo, hanno potuto comprendere l’importanza dell’essere un gruppo prima nella teoria e poi nella pratica. Dal punto di vista teorico lo hanno compreso, già ad inizio anno, grazie alla lettura e alla riflessione attorno a La parabola dei vetri colorati di Bruno Ferrero, una storia che ha mostrato ai ragazzi la bellezza insita nell’essere un gruppo, persone capaci di cogliere il valore del colore di ciascuno. Un insegnamento, quello tratto dal testo di Ferrero, che hanno potuto vivere in prima persona: “Il viaggio ad Assisi ha creato un senso di gruppo che non scorderemo mai”, racconta infatti una cresimata. La formazione del gruppo è stata possibile grazie al lavoro svolto in precedenza, ovvero i lavori proposti dai catechisti durante l’anno che, nel giorno tanto atteso, hanno adornato la chiesa.
“Vogliamo guardare con fiducia il futuro”: queste parole lette da due ragazzi durante il rito di introduzione al Sacramento mostrano chiaramente il secondo tema, quello della CRESCITA. I ragazzi sono cresciuti durante il percorso e due mamme hanno proprio evidenziato questo cambiamento. “Pur avendo seguito mio figlio nelle varie tappe del percorso di preparazione, ho realizzato durante la cerimonia che mio figlio inizia a camminare da solo”, racconta la prima. La seconda permette invece di evidenziare un concetto che forse si tende a dare per scontato ma è bello ricordare, cioè che i ragazzi, pur camminando da soli, soli non sono: “È stato emozionante vederli in Chiesa la domenica della Santa Cresima, tutti insieme circondati da due cerchi protettivi: il primo quello di padrini e madrine, il secondo quello di genitori e parenti”. Dai racconti dei genitori emerge però che anche loro hanno imparato tanto nel percorso vissuto e, in un certo senso, anche loro sono cresciuti. Il ritiro spirituale per ragazzi, genitori, padrini e madrine, ha infatti aperto i loro cuori grazie alla testimonianza di Mauro Bernardi. Originario della Val Seriana, il 31 agosto 2005 ha subito un grave incidente; la paraplegia incompleta e la nuova vita in sedia a rotelle non lo hanno però chiuso in un limbo perché, pur nella difficoltà, ha saputo cogliere una serie di nuove ed inaspettate opportunità. Un genitore racconta che l’intervento semplice e diretto di Mauro, oltre ad emozionare tutti i presenti, “ha insegnato il senso della vita, la capacità di reagire e di rialzarsi quando la vita ti mette a dura prova, con la consapevolezza che Dio ti è accanto”. I ragazzi, dopo aver risposto “Eccomi” durante la celebrazione, hanno avuto la stessa consapevolezza; riporta un ragazzo che: “quando ho ricevuto il dono è stato il momento più bello di tutto l’anno: appena il sacerdote ha imposto le mani sulla mia testa ho subito sentito la forza dello Spirito Santo”.
Questo percorso colmo di emozioni e insegnamenti ha portato dunque i settantotto ragazzi e i loro cari a comprendere l’importanza di essere un gruppo capace di crescere, insieme. Il percorso non li ha però portati ad un traguardo, come ricorda una madrina: “Ho sperimentato una nuova e grande felicità, la gioia di condurre una persona cara verso un nuovo percorso che parte dalla Cresima, significativo momento di fede da vivere come un dono da custodire e non un traguardo”.
L’augurio dei catechisti è proprio questo: auspicano che i ragazzi possano continuare a camminare da soli senza dimenticare, anche qualora il percorso dovesse essere in salita, che non saranno mai davvero soli ma sempre circondati e protetti da chi vuole loro bene e dall’amore di Dio, perché “L’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito santo, che ci è stato dato” (Rm 5,5).
Maria Gorini